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Mercoledì 08 Agosto 2018 - ore 21:05
Periferie, fondi a rischio? Cancellare l'emendamento

Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli critica l’approvazione al Senato e chiede venga eliminato alla Camera. “Modena toccata marginalmente, cantieri già avviati”
“L’emendamento della maggioranza Lega-Cinquestelle al decreto Mille proroghe, che sposta in avanti di due anni i finanziamenti del bando periferie, è un atto preoccupante e grave”. Lo afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli criticando il provvedimento approvato al Senato con il quale si differiscono al 2020 i finanziamenti previsti per quest’anno per le 96 città che fanno parte della seconda graduatoria nazionale del bando. Modena ha ottenuto il finanziamento per 18 milioni di euro nel gennaio 2017 (firma della convenzione a Palazzo Chigi nel marzo dello scorso anno) con la prima graduatoria nazionale, per un investimento complessivo in interventi di riqualificazione urbanistica previsto in circa 60 milioni di euro.
“A quanto pare, per finanziare le promesse elettorali si ritorna alla finanza creativa – aggiunge il sindaco Muzzarelli – e si colpiscono i Comuni, non solo bloccando le grandi opere, ma anche le rigenerazioni urbane e gli investimenti sulle periferie, alla faccia del consumo zero di territorio e della lotta al degrado per la sicurezza urbana”.
E il sindaco continua: “Poiché noi siamo stati tra i primi e più bravi (sesti nella prima graduatoria nazionale di 24 città), Modena è toccata solo marginalmente, ma rischiamo anche noi di perdere una quota dei fondi per la riqualificazione della fascia ferroviaria nord della città dove i cantieri sono già stati avviati e altri sono pronti a partire in settembre (dal Data Center alla palazzina di Abitare sociale fino a nuovi interventi sulla viabilità) e, in ogni caso, siamo di fronte a un atto contestabile sotto ogni profilo, di principio, politico e giuridico e, anche per evitare assurdi contenziosi e ritardi agli investimenti, ci auguriamo che il Governo e la Camera dei Deputati – conclude Muzzarelli - cancellino l’emendamento colpevolmente approvato al Senato con il voto della maggioranza gialloverde”.
MUZZARELLI: “UNA CANTONATA, ANCHE DEL PD”
Il sindaco di Modena, appreso del voto unanime sull’emendamento, ribadisce l’appello affinché alla Camera si cancelli la norma
“Ho appreso poco fa che l’emendamento per il rinvio del secondo step del bando periferie è stato approvato all’unanimità, Pd compreso. Sono sbalordito”. Lo afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli a proposito del voto al Senato sull’emendamento che differisce al 2020 i fondi del bando periferie che, comunque, non pare toccare i 18 milioni di euro assegnati alla città che fa parte della graduatoria delle prime 24 escluse da questo provvedimento.
In ogni caso, il sindaco ribadisce la richiesta che alla Camera venga cancellato l’emendamento.
“Se anche chi minaccia ogni giorno la più dura delle opposizioni al governo giallo verde – spiega Muzzarelli - prende cantonate così e cade negli emendamenti trappola del Governo senza verificarli, c’è da essere davvero sgomenti per il futuro della sinistra e per la sorte delle città e dei territori. A questo punto non solo confermo i giudizi che ho già espresso sul Governo e sul provvedimento, ma chiedo al Pd di fare subito chiarezza al suo interno e di prendere immediatamente l’impegno per cancellare la norma alla Camera. Dopo di che mi pare evidente che per il Pd cambiare spartito e suonatori è sempre più urgente”.
INSORGONO I SINDACI DELL'EMILIA ROMAGNA
Sulla scia di Anci e Legautonomie, i sindaci dell'Emilia-Romagna hanno attaccato l'emendamento Ln-5s approvato in Senato sul decreto Milleproroghe, che sposta al 2020 quasi 3,8 miliardi di fondi 2018 del bando periferie per 96 Comuni della seconda graduatoria. Molti hanno investito nelle progettazioni di una riqualificazione che rischia così il blocco. Lo stop "sarebbe gravissimo se diventasse definitivo", protesta il sindaco di Bologna, Virginio Merola: solo qui "ci sono interventi per 18 milioni" e "i progetti esecutivi sono già stati presentati". "Modena è toccata solo marginalmente", avendo ottenuto fondi dalla prima graduatoria, spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, "ma rischiamo anche noi di perderne una quota". Ln e 5s "vogliono riprendersi" 18 milioni di Parma, tuona il sindaco ex M5s Federico Pizzarotti, facendo "appello al buon senso": "tornate indietro e fermate questo scempio". "È indispensabile che la Camera cambi il testo del Senato", chiede anche il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale.